venerdì 8 maggio 2009

CHENGDU




Kanding - Daqiao 80 km

Daqiao - Ya'An 120 km

Ya'An - Chengdu 160 km


per questo devo tornare
a tanti luoghi futuri
per incontrarmi con
me stesso ed esaminarmi
senza sosta,
senz altro testimone che
la luna
e poi fischiare di gioia
calpestando pietre e zolle,
senz altro compito che esistere
senz'altra famiglia che
la strada.

("Il vento" - P. Neruda)


da una amica speciale

XINDUQUIAO



Yajiang - Xinduquiao 70 km

Xinduquiao - Kanding 80 km


a Litang abbiamo avuto la fortuna di entrare più a fondo nella causa tibetana
abbiamo conosciuto Richen, insegnate d'inglese, e trascorso qualche ora splendida con la sua classe di ragazzi tibetani
vengono discriminati anche nell'istruzione, cercano anche di non fargli imparare lingue straniere, nel tentativo di isolarli
vogliono cancellare la loro storia, la loro cultura
umiliati nella loro terra

SHAPO





Litang - Shapo 70 km

Shapo - Yajiang 70 km


Marco ci ha lasciato ieri, direzione Kathmandu, poi a casa
io e Bruno ci gustiamo l'ultimo te' 18 km dopo Litang
al bivio la sua strada porta a nord, alla ricerca della Silk Road, che seguira' fino in Francia
let's go Bruno, you'll find your way on your way !! a big hug and good luck !!
io proseguo a est, fino a Chengdu, dove mi aspetta l'aereo per il Belpaese
spesso, in viaggio, si tessono amicizie
Marco e Bruno, due amici veri
la cosa bella, e' che con Marco ci si rivedra' a Ziznatic
il mattino seguente, bianco risveglio

LITANG





Casa cantoniera 2 - Litang 75 km


pausa merenda prima dell'ultimo sforzo e chi ci appare?
il nostro amico Bruno, dalla Francia con furore
e così, tutti verso la bellissima vallata ddi Litang
ma l'avversione per il regime cinese aumenta ogni giorno di piu'
Litang e' stato luogo di scontri
e' abberrante vedere in 500 m 3 stazioni di polizia e fuori dalla citta' un campo di addestramento militare
almeno una volta al giorno attraversano la citta' camion carichi di militari in tenuta anti-sommossa
al nostro arrivo, siamo stati controllati 2 volte, mentre passeggiavamo all'ora del tramonto, mentre cenavamo in un ristorantino alle 10 di sera
il dispiacere per la discriminazione verso i tibetani e' profondo

CASA CANTONIERA 1




Xiengchen - Casa cantoniera 1 55 km

Casa cantoniera 1 - Casa cantoniera 2 75 km


i cinesi (Han) hanno un rapporto morboso con il denaro, molto piu' dei romagnoli, molto piu' degli italiani
lasciando le grosse citta'questo attaccamento col dio denaro si affievolisce, poi entrando in contatto con i tibetani, svanisce del tutto
l'accoglienza e' fantastica, umanita' infinita, sorrisi che aprono il cuore
anche i piu' duri d'animo s'innamorerebbero di questo straordinario popolo
per due notti di fila, abbiamo chiesto ospitalita' presso due case cantoniere
oltre i 4000 m il freddo si fa' sentire

martedì 5 maggio 2009

XIANGCHEN




? - Xiangchen 100 km



la natura selvaggia ci si presenta con un susseguirsi di opere d'arte, in tutte le sue forme
ogni parola e' superflua
il cielo e' del colore dell'anima, le stelle le puoi toccare
si respira la purezza di spirito
e' entrando in armonia con la natura piu' selvaggia che ritrovo il mio equilibrio

ZHONGDIAN (SHANGRI-LA)




Zhongdian -? 92 km

? - ? 35 km


con Marco, da Zhongdian verso la provincia del Sichuan
il governo cinese a riaperto la strada il 5 aprile
la parte piu' selvaggia del viaggio, la piu' impegnativa, la piu' affascinante
e' zona tibetana, Tibet puro

sabato 25 aprile 2009

DEQIN + FELAI




Xuijagong - Deqin 75 km + 10 km


siamo arrivati
lo spettacolo della catena montuosa, dominata da Kawagebo con i suoi 6740 m, e' sconvolgente
qua si respira aria tibetana
peccato per lo scempio che stanno costruendo per i turisti, cemento e un muro che non permettere di godere del panorama dalla strada
a lavori finiti si paghera' per varcare il muro e ammirare la natura

XUJIAGONG




Banijixun - Xuijagong 110 km


la vallata mi ha affascinato, campeggiare e vivere nella natura
faticare e osservare la vita di chi popola queste localita' meravigliose
rimanere sconvolti nelle zone in cui stanno spaccando, costruendo, cementando, disboscamenti,
dighe, strade nuove, ruspe e dinamite che aprono le montagne
prima o poi la natura chiede il conto
ma la bellezza e' ancora superiore al tentativo di rovinarla

BANIJIXUN






Laojie - Tu'e 85 km

Tu'e - Zhongpa 100 km

Zhongpa - Banijixun 85 km


tanta gente che risponde ai saluti sorpresa e eccitata
anche i cani lo sono
anche la mia borsa destra e' d'accordo
di solito sono legati, ma quando non lo sono spesso, come in Thailandia, ti rincorrono e tentano di mordere
il primo mi insegue a destra, rimane lontano
il secondo da sinistra fa per mordermi, il mio calcio lo fa desistere
ma l'altro ha addentato la mia borsa destra, bastardo
un bel buco

LAOJIE





Yongping - Laojie 65 km


si pedala lungo il Mekong
io e Marco
vallata stretta e villaggini che conducono la loro vita contadina sfruttando cio' che offre la terra
la strada porta a nord, entrando in Tibet
il Tibet li ad un passo e noi non possiamo varcare il confine
dormire col sottofondo del Mekong che scorre, solo bei sogni

DALI



Yunnany - Dali 100 km

Dali e' bella, un po' troppo inflazionata di turisti cinesi
Marco mi attendeva, discorsi di Tibet
ultimo scambio di informazioni (quasi tutte sue), e riflessioni sul da farsi
il desiderio e' tanto, gli ostacoli maggiori
a parte la bieca propaganda di regime del governo cinese, e' ancora luogo vietato per viaggiatori solitari e indipendenti
l'illegalita' e' l'unica via, le controindicazioni parecchie

venerdì 24 aprile 2009

YUNNANY



Kunming - Cangling 180 km

Cangling - Yunnany 140 km

il visto in scadenza
bisogna ragggiungere Dali per il rinnovo
a fine giornata incontro Bruno from France conosciuto a Kunming e abbiamo campeggiato fuori Yunnany
simpatico e di buona compagnia
i momenti con Bruno sono stati proprio piacevoli
poi fino a Dali insieme per qualche giorno di cultura e cazzeggio

KUNMING



Jianshui - Tonghai 80 km

Tonghai - Kunming 160 km


ho incontrato Marco, belle chiaccherate
si e' parlato di vita, luoghi, emozioni
il sogno rimane sempre il Tibet in bicicletta
e' sempre interessante e piacevole avere uno scambio culturale con belle persone

JIANSHUI




Xiang - Jianshui 120 km

la capacita' dell'uomo di sopravvivere nei luoghi piu' impervi e di riuscire a sfruttare l'abbondanza della natura e' incredibile
pedalando in tanti paesaggi diversi me ne sono realmente reso conto
si pedala verso Kunming, dovrei incontrare Marco ad Ziznatic, anche lui viaggiatore girovago, con quello splendido mezzo che e' la bicicletta

XIANG


Mirong - Xiang 160 km

oggi tappa regina, oppure, dipende dai punti di vista, tappa assurda
10 ore, 160 km, piu' di 3300 m di dislivello, che con un mezzo di quasi 45 kg ci si fa un bel culo
ma le meraviglia della natura si susseguiva, fino alla zona delle terrazze di riso, spettacolo
in cima all'ultima salita di 32 km, c'e' un view point per i turisti
3/4 bus di turisti cinesi
al culmine della fatica si affianca sta tipa corricchiando mostrandomi cartoline, nell'intenzione di vendermele
io, incredulo, in italiano:"ma mi vedi nella faccia?"
proseguo, dopo cento metri la seconda, mi corre di fianco mettendomele davanti alla faccia
io, col poco fiato :"sa' fet apposta, vaffanculo te e le tue cartoline di merda"
ma e' stato solo un attimo di una intensa e ricca giornata, partito alla mattina con 14 gradi, pomeriggio 38, luoghi incredibili e arrivo al crepuscolo

MIRONG


Daheishan - Mirong 90 km

disperso non so' dove , mi sono fermato a dormire in un pseudo alberghetto da una
simpaticissima signora, che mi ha cucinato qualcosa subito al mio arrivo
mentre mi sfamavo sono arrivate amiche e la figlia col nipotino
circondato da 6 donne, si sono impossessate del mio frasario cinese e hanno cercato di insegnarmi un po' della loro lingua
piu' che imparare abbiamo riso per un ora
in mezzo alle donne si sta sembre bene, in tutto il mondo

DAHEISHAN



Qiaotouche - Daheishan 100 km

appena partito discesa terribile, 20 km di stradaccia, la peggiore del viaggio, quasi difficile da descrivere, 2 ore per arrivare in fondo, toccati i 4 km orari, tutta in piedi sui pedali
peccato perche' non mi sono potuto godere lo scenario che si apriva su una gola
con un fiume verde smeraldo
a volte, come nella vita, le vie alternative presentano difficolta'

QIAOTOUCHE



Simao - Qiaotouche 85 km

dopo una settimana di puro cazzeggio e chiacchere, sentivo il bisogno di pedalare, di immergermi nella natura
prima in mezzo al verde di una riserva naturale, dove ci sono ancora
gli elefanti allo stato brado, poi vallate e salite in paesaggi fantastici
tante colline terrazzate da piantagioni di te
le reazioni della gente , ai miei passaggi in queste zone dello Yunnan, sono delle piu'disparate
ai miei saluti, c'e' chi rimane basito, chi si gira indifferente dalla parte opposta, suscitando le mie risate, chi risponde in maniera entusiasta, alcuni mi anticipano con urla e gesta, ma i piu' regalano splendidi sorrisi con cenni di apprezzamento
e tutto cio' ti fa sentire ben accolto

SIMAO



Jinghong - Simao 155 km


Tanta solidarietà dal profondo del cuore all 'Abruzzo
anche qui, nella provincia del
Sichuan, l'anno scorso terremoto terribile

sabato 14 marzo 2009

JINGHONG





Mengxing - Jinghong km 90


sù e giù, sù e giù, poi tante piantagioni : ananas, banane, tè, gomma naturale
nell'ultimo tratto ho reincontrato il Mekong, che mi ha accompagnato in tutto il suo splendore fino a Jinghong
vitale, moderna, pulita, non troppo trafficata
si mangia benissimo, tanta scelta (al contrario del Lao), finora mi è piaciuto tutto
alla sera ho beccato Benito, birra e cazzate

MENGXING



Yiwu - Mengxing km 50

contrattempo tecnico, strada sbagliata con bellissima discese di 15 km che dopo ho dovuto rifare in salita e occhiali da vista dimenticati non so dove, cambio di programma
nonostante tutto, bellissima giornata in mezzo alla natura

YIWU



Mengla - Yiwu km 100


strada alternativa, suggerita dagli austriaci, ma con 50 km di sterrato davvero pessimo (di norma strade perfette)
loro dopo un pò hanno preso un mezzo, io me la sono fatta tutta in bici
scenari molto belli, con qualche villaggio di tanto in tanto
dopo una giornata di sana fatica, mi fermo in mezzo ai monti
dopo 5 minuti, col proprietario del'alberghetto, abbiamo iniziato a capirci, linguaggio dei gesti, contornato da io che parlavo in italiano e lui in cinese
siamo andati alla piccola stazione di polizia a 100 m, dove mi hanno trattenuto il passaporto fino alla mattina seguente
"dobbbiamo controllare".....ciò, qui fanno sul serio

CHINA




Mo Han - Mengla km 45


già a qualche km dal confine cinese, l'impatto è forte, passando dal Lao alla Cina
cantieri, nuove costruzioni, cementificazione, altro potere economico
la città di confine, tutta nuova nella sua architettura di poco gusto, sembra quasi finta
la gente sembra più timida, più presa dal fare, lavoro, lavoro, lavoro
la pace laotiana è già alle spalle, tutto va più veloce e c'è più animosità nei rapporti sociali
dopo l'approccio iniziale, la gente si apre ed è subito socievole
ovviamente la Cina è enorme e ci saranno differenze tra provincia e provincia, nello Yunnan, nonostante le difficoltà della lingua, si riesce ad interagire bene

LUANG NAMTHA




Ban Nam Xae - Luang Namtha km 65

Luang Namtha - Mo Han km 60


ultimi giorni di Lao a Luang Namtha
cascate, fiumi, monti, ma soprattutto tanti villaggi di minoranze etniche, come spesso si trova nelle zone di confine


si pedala verso il confine, con dispiacere per lasciare questa bellissima gente, ma anche con eccitazione per una nuova terra da esplorare, la Cina, precisamente la provincia di Yunnan, 40 milioni di abitanti
al confine con Ben ("call me Benito, eh eh eh"), belga, amante dello sport, girovago solitario anche lui, ci siamo fatti un sacco di risate
peccato per il tempo perso in frontiera, neanche fossimo criminali
quindi sosta a Mo Han per la notte

BAN NAM XAE



Oudomxai - Ban Nam Xae km 55

Dave, fighetto, prosegue in bus, perchè le condizioni della strade sono pessime fino a 30 km dal confine
dopo Luang Prabang le strade sono drasticamente peggiorate, con alcuni tratti non asfaltati pieni di pietre troppo grosse
in Lao circa 70% delle strade non sono asfaltate, ma quelle principalmente percorse sono quasi sempre in ottimo stato
quindi, con calma, fino a Luang Namtha in 2 giorni invece che uno
nella lunga discesa, incrocio un austriaco e una tedesca
un anno di viaggio, partiti da Vienna e carichi delle loro tante borse sono arrivati fin qui
proseguiranno fino in Indonesia e poi in Australia
simpaticissimi, ci siamo fermati in mezzo alla strada quasi un ora, fra consigli e considerazioni
mi hanno anche regalato la mappa della Cina in cinese, che sarebbe stato il mio primo acquisto
si lamentavano del troppo peso, ora sempre caldo e loro carichi di roba invernale
comunque, come diceva lei (salta subito agli occhi che è molto amante della tagliatella), se ce la fatta lei, anche superando in Cina salite di 40km, ce la possono fare tutti

OUDOMXAI




Pak Mong - Oudomxai km 85

tappa un pò impegnativa, Dave parte alle 7 io alle 9 passate
bella mattinata di sù e giù, tra pace e natura
nel primo pomeriggio sfida improvvisata con un locale, su una salita di qualche km
pian piano riesce ad avvicinarsi, con la sua bicicletta simile a una graziella
porca puttana, mi ha fatto fare una gran fatica, però l'ho tenuto dietro, come tutti gli altri
quasi in cima lui ha mollato, mi ha fatto un gran urlo e i complimenti
da quello che ho capito, dà la spiga ai passanti e spesso vince lui
poco dopo, sul ciglio della strada, Dave in sosta, senza cibo dalla mattina
gli allungo una mela e poi ripartiamo per la nostra meta

PAK MONG




Luang Prabang - Pak Mong km 110

prima parte molto bella, fiancheggianto il fiume Ou in mezzo a strette vallate
tante piantagioni e tanti piccoli villaggini pieni di bambini gioiosi
poi ho raggiunto Dave, from New York, simpatico ma un pò piantato

LUANG PRABANG




Kiewkachan - Luang Prabang km 80

sono a Luang Prabang, famosa meta turistica laotiana, che si affaccia sul Mekong
dopo le birre con i canadesi, nella lurida ma economica guesthouse, vago ancora stordito alla ricerca di un posto che ispiri la mia colazione
pur pedalando piano, sono costretto a frenare per non prendere sotto 2 turistone immerse nei loro vaneggiamenti che da non so cosa distratte passeggiano tra le vie di Luang Prabang
la bionda si gira e io trattenendo l'insulto, nel mio torpore mattuttino, riconosco la Valentina, anzi lei mi riconosce e mi chiama per nome, e lì intuisco che ci conosciamo
dopo i monti e la pace laotiana si andranno a godere le isole thailandesi
e poi cena e dopocena in compagnia, a scambiarsi sensazioni e impressioni
abbiamo trascorso assieme una piacevole serata
in giro per il mondo, si incontra gente strana
in giro per il mondo, si incontra gente di romagna

venerdì 6 marzo 2009

KIEWKACHAN




Ban Nam Kene - Kiewkachan km 75

sono iniziate le belle e lunghe salite del nord
panorami bellissimi, verdissimi e solo i suoni della natura
ho pedalato con una coppia di francesi, Caroline e Phil(?) che se la sono fatta in bici dalla Francia
11 mesi, che invidia!!!!
finiranno il loro viaggio a Hong Kong

BAN NAM KENE




Vang Vieng - Ban Nam Kene km 75


SABADEE a tutti!!!!!!!

VANG VIENG



Phon Hong - Vang Vieng km 90


tappa a Vang Vieng, sempre più luogo di trasgressione per la miriade di backpackers che vi transitano
il fiume è bello,ci sono cave da visitare, qualche sport d'acqua oppure un piccolo trekking oltre la collina per vedere i monaci nella coltivazione dei loro campi
però, qui non è più Lao, l'eccesso ha fatto perdere il fascino
l'esibizione senza pudore della trasgressione, in questi luoghi, è agli antipodi, contro le loro usanze
i backpackers che si bagattano tra fiumi di alcol, ganja, funghi e oppio girovagando per il paesino o lasciandosi trasportare dal fiume, dimostra quanto non rispettino i luoghi e le culture che li ospitano
potrebbero fare tutto ciò senza disturbare e rovinare l'atmosfera laotiana, peccato

giovedì 5 marzo 2009

LAO


VIENTIANE (capitale)


Vientiane - Phon Hong 95 km

oggi prima vera tappa inl Lao: caldo, solo pianura e tante risaie
rispetto alla thailandia, tutto è più tranquillo, lento, sereno e povero
anche i cani sono pacifici, non mi inseguono più abbaiando e cercando di mordere
piccolo incidente stradale, colpa mia
"inspighito" dietro un motorino
questo dopo qualche km si accorge di me, saluta e accelera un pò
io provo a rimanere attaccato
dopo un paio di km lui sorpassa uno scooter, io quasi
lo scooter scarta un attimino di lato e io lo prendo in pieno con la borsa destra
lui andava a passo d'uomo e vola via, io, tra fortuna e abilità, rimango in sella con le borse a spenzoloni
fortunatamente si è solo sbucciato le ginocchia, la moto ne è uscita con una pedivella rotta e altre 2 robette da nulla
una volta accertati della salute, inizia la seconda fase: la contrattazione
tra le risate degli accorsi dico l'ultima cifra, ho il consenso di 2 delle persone attorno, pacca sulla spalla e via
lui si lamenta un pò per le ginocchia
io:"dai che non ti sei fatto niente"
15 euro, vaffanculo assicurazioni e banche
mi scuso sncora, sorrisi e si riparte

PAK CHOM


Phu Rua - Pak Chom 140 km


Pak Chom - Vientiane 180 km


dopo il picco di Phu Rua, si va verso il confine laotiano, delineato dal fiume Mekong
2 bellissimi giorni pedalando fianco a fianco di questo fiume che ha permesso la vita a tante popolazioni di varie etnie , che nasce nell' altopiano del Tibet e sfocia col suo splendido delta in Vietnam
sto pedalando, con la mia bici che viaggia nel tempo, in epoche diverse


ultimo giorno di visto, tiratona fino al confine, friendship bridge, che percorrendolo si attraversa il Mekong passando dalla Thailandia al Lao

martedì 10 febbraio 2009

PHU RUA


Na Haeo - Phu Rua 70 km



spesso risuona nell'aria, nell'attraversare gli innumerevoli piccoli villaggi, "falang,falang" (straniero)
mi piacerebbe dir loro che in fondo gli sono più vicino di quanto pensino
il mondo è una sfera, le linee di confine tracciate dall'uomo sono un non nulla
le uniche, che forse hanno un significato, sono quelle che identificano i meridiani e i paralleli

NA HAEO





Rom Glao - Na Haeo 42 km



mi fa strano quando occidentali o thailandesi mi chiedono se non ho paura a viaggiare da solo in bicicletta, disperso chissà dove
luoghi che trasmettono pace e tranquillità
persone che in ogni momento ti salutano, ti sorridono, ti incitano
tutto ciò non può solo che far del bene allo spirito, trasmette un senso di libertà profondo
l'unica cosa che temo.....è me stesso, la mia incoscienza
ad esempio , quando affronto le discese travolto dall'adrenalina, magari in zone deserte, che se volassi via sarebbero cazzi amari
ma fortunatamente, a volte, un bricciolo di lucidità giunge in aiuto, facendomi ritornare prudente
forse il mio limite è proprio la ricerca del limite

ROM GLAO




Ban Yo Mun - Rom Glao 40 km



un pò di fatica in salita, poi mi fermo qualche ora a rilassarmi alle
cascate Phu Sa Dao, per recuperare le ore di sonno perse
riparto, una bella sbiciclettata tra le colline, piantagioni,tanto verde e villaggini
che vivono di agricoltura e allevamento
terra di ananas
in cima al cucuzzzolo scorgo un baracchino che fa al caso mio, cibo
ormai tardo pomeriggio, butto l'occhio attorno alla ricerca di una zona per campeggiare
ad alcune ragazze che stanno mangiando(che poi scoprirò essere insegnanti), chiedo se posso mettere la tenda in zona
"nooooo, mettila nella scuola"
alzo lo sguardo e ancor più su vedo questa bella struttura scolastica e la prof di inglese che scende agitandosi
"you must sleep here, you can put your tent in the school or if you want to, you can sleep in the library"
così ho dormito nella loro bibblioteca,senza galli
ma prima, una bella serata trascorsa con i 25 insegnanti, partecipando a un cenone con ospiti venuti a visitare questa bella scuola che raccoglie 450 bambini del circondario
ospitalità e gentilezza non comuni
allogio, cena,colazione, internet, foto, risate, birra....e via discorrendo, tante belle emozioni
il minimo che potessi fare, è stato regalare 2 libri in inglese e un giretto per le aule, la mattina prima di partire, a salutare i bambini e i ragazzi
e per il piacere degli insegnati, al centro delle classi per una piccola esercitazione di inglese
un'oretta da neo-insegnante, più che altro divertente

BAN YO MUN




Thon Saen Khan - Ban Yo Mun 105 km


dopo una bella giornata trascorsa pedalando e osservando, mi accampo subito all'ingresso di un villaggino in una zona apparentemente pubblica
ci sono pure dei bagni, sembrano quasi abbandonati a se stessi
turca ok, acqua che scorre, vaschettina per raccogliere l'acqua........non mi serve
altro
girettino per Ban Yo Mun e acquisti per la cena, un pò di lettura e meritato riposo
nel pieno del mio sonno, un urlo incredibile mi sveglia
poi ancora. "ma vaffanculo"
è un gallo,sembra dentro la tenda
guardo fuori ed è buio pesto. 1 di notte
sarà a 3 metri
faccio 2 urli e un pò di rumore. sembra funzionare, ma ne sento altri in lontananza e questo non è un bel segnale
dopo 5 minuti ricomincia, ne resisto 10, poi testa fuori
non lo vedo "oh, basta, hai rotto il cazzo"
"vattene, non è che non puoi strillare, ma fallo a 100 metri da qui"
silenzio, mi riaddormento, ma è solo mezzora
e non smette
le tempie iniziano a pulsare forte, ehhh ehhhh ehhhh,ipnotizzato e torturato da un gallo
"ma quanto cazzo urli?"
"ti verra' pure un infarto, maledetto!"
esco incazzato nero, trovo un bastone, inizio a cercarlo pila alla mano
"ma dove cazzo sei, brutto bastardo?"
mi avvicino a 2 cespuglioni e lui mi svolazza di fianco
provo a rincorrerlo ma lui è più veloce, lancio il bastone ma lui fugge
sono le 2. mi riaddormento ma dura poco, è ancora lì, sembra a 20 cm dal mio orecchio
dopo 10 minuti,pervaso da un istinto assassino, esco e vado verso la strada a accogliere delle manciate di sassi
mi dirigo verso i cespugli, lo stano, salta fuori, sassaiola ma lo manco
scatto con le mani in tasca, 2 lanci e lo prendo bene
"ahhh, t'ho preso testa di cazzo, vai a farti inculare!!!"
"torna dai tuoi padroni"
"ti avverto, se ritorni, ti giuro che ti faccio secco a bastonate e ti metto in un sacchetto"
"domani, primo ristorantino ti faccio pulire e cucinare"
"mai più galline per te"
in preda al delirio, un demente che minaccia di morte un gallo nel cuore della notte
lo sento in lontananza, così è ok
torno a dormire alle 3:15
che ne sò, saranno i suoi cespugli preferiti
comunque ritorna, guardo fuori e sta iniziando a schiarire
sono quasi le 6, la sveglia suona alle 6, inizio a prepararmi
esco, lui smette e lo sento svolazzare via
sistemo tutto, entro nel villaggio per cercare qualcosa per la colazione
e così inizia un' altra giornata d'avventura

THONG SAEN KHAN




Sukhothai - Thon Saen Khan 120 km


stop per il pranzo in un posto sconosciuto, occhi sgranati dei thai e risate
qualche parola di inglese :"where are you going ?"
"i'm going to Lao"
e così, come spesso accade, sono stato motivo di discussione per un'ora e più
la parola Lao ripetuta a non finire e ogni tanto l'intercalare "oh!!!"
nel tentativo di carpire altri dettagli, ogni tanto venivo richiamato alla loro attenzione
ancora discussioni, risate, esclamazioni e sguardi compiacenti su di me
nel mentre fantasticavo nelle interpretazioni
"dì, quest che que l'è mat"
"se, se, e va in Lao sà la bizicletta"
"ciò, u nè sà miga , la zò, l'è tot sò e zò, sò e zò, piò so che zò"
ma in verità, imparando a conoscerli, le lodi si saranno sprecate

SUKHOTHAI



Mae Sot - Tak km 90







Tak - Sukhothai km 92


qualche giorno a Sukhothai per recuperare energie e dormire in un letto,
al Garden House, amichevole e rilassante
mi dispiace non aver reincontrato Charles, from States, che sverna qua per la maggior parte del suo tempo,ma ora in Lao per il rinnovo del visto
ma è sempre luogo di incontri
Tore, Jakie e ...non mi ricordo più il nome, simpaticissimi motorbikers (Harley avidson) norvegesi, ora in pensione, qui in Thai da oltre 10 anni, con 700.000 km sul groppone
mi hanno dato preziosi consigli sul tragitto che mi separa da Vientiane
monti, parchi nazionali e poi costeggiare il fiume Mekong
volevano regalarmi la loro mappa, rispetto la mia più dettagliata, sia con caratteri romani che thailandesi, e con tutti i numeri delle strade
"te la regalo, io me ne comprerò un'altra"
"troppo gentile, ma posso
fare 2 fotocopie"
e poi, people from Switzerland, England, USA, France, Poland.......
e il farmacista di Sukhothai, via di testa per il cibo
mi ha voluto a tutti i costi offrire una cena, a sentir lui, vera cucina thai
lodovrò accompagnare, quando verrà in Italia, ad assaporare le prelibatezze italiane.....un pazzo
l'ultima serata piacevolmete trascorsa a disquisir sulla vita con sibylle e janine

MAE SOT




niente Myanamar per questa volta, gli ufficiali birmani mi hanno respinto
la Birmania e il Nepal mi aspetteranno, un altro viaggio
peccato, la mezzoretta negli uffici della frontiera mi ha divertito
l'approccio con i birmani è stato ultra positivo, sono persone adorabili
ci sarebbe l'alternativa di prendere l'aereo, ma l'ho scartata subito
e poi mi avebbero fatto anche pagare per la bici .....
al momento attuale, tutti gli accessi via terra sono off-limit
per chi volesse intraprendere un viaggio by bicycle in Myanmar, deve caricare la bici sull'aereo, atterrare in loco e partire
c'è solo un passaggio aperto, a nord, al confine con la Cina, ma solo in uscita, anche l'ingresso dalla Cina è chiuso
per il futuro non si sa
per cui ora, si pedalerà ancora in Thai, ingresso in Lao da Vientiane, da su a nord e poi Cina
le leggi in Thai sono cambiate (forse verranno ancora modificate a breve), dopo il primo mese di visto, si esce per il rinnovo(via terra) e al rientro non si hanno più 30 giorni, bensì 15
vorrà dire che pedalerò con più intensità per raggiungere il Lao

MEN PHRU



Ban Meng Hai - Men Phru 92 km

mattinata da stringere i denti, con muri degni del Giro delle Fiandre, in alcuni tratti mi si impennava la bici dalla pendenza, per poco non cado in salita
finite le difficoltà in mezzo al verde thailandese, mi fermo affamato in questa specie di mensa per i lavoratori delle strade
primo, secondo, caffè, riempite le borracce
vado per pagare ma non hanno assolutamente voluto
ho provato a lasciare dei soldi sotto la tazza, ma non c'è stato verso
inizio a sentirmi in imbarazzo, soprattutto se penso all'ospitalità dei paesi nostri

BAN MENG HAI


Ban Nong Haeng - Ban Meng Hai 112 km

oggi ho incontrato i primi ciclisti stranieri, una coppia di californiani
dopo la giornata di bici, sosta a Ban Meng Hai, villaggino di 10 case
An e Do San mi hanno offerto di che lavarmi, la cena e uno spazio dove buttare il mio materassino,
ma soprattuto le loro risate

domenica 18 gennaio 2009

BAN NONG HAENG



Mae Hong Son - Ban Nong Haeng 92 km

direzione sud, splendida pedalata tra le colline thailandesi lambendo il confine birmano
Ban Nong Haeng è un villaggio karen (senza anelli al collo) e inaspettatamente sono cattolici
"..italiano, cattolico!"
alla fine ho detto sì, ho ricevuto un'educazione cattolica, ma non lo sono, però su quest ultimo particolare ho sorvolato, erano così entusiasti
vedendomi campeggiare e puzzolente, mi è stato chiesto se volevo lavarmi
così un signore e un ragazzo mi hanno accompagnato alle hot spring locali
e al contrario delle altre volte, l'acqua del fiume, in quel punto, era bollente
mestolino e acqua caldissima, dopo 6 ore di bici è stata una goduria unica, una lieta sorpresa
oggi spesi 70 baht, circa 1,50 euro

MAE HONG SON

Mae Hong Son 2






visita al villaggio Karen,longneck,etnia birmana perseguitata dal proprio governo
una parte della popolazione è rifugiata in Thailandia, vicino ai confini birmani
le donne, dall'eta' di 5 anni, indossano al collo, se lo vogliono, questi particolari anelli, alcune anche in prossimita' dei gomiti e delle ginocchia, il tutto come simbolo di bellezza
domani direzione sud-ovest, verso Mae Sot, per raggiungere la frontiera birmana, nella speranza di varcarla
nessuno sa se mi sara' possibile, cambiano le regole in continuazione
anche chi mi ha rilasciato il visto, ha detto solo di provarci
io spero





Mae Hong Son 1


On the road
Inserito originariamente da dibranz

Pai - Mae Hong Son 110 km

le serate trascorse davanti al falo' sono alle spalle, si riparte

non immaginavo che le salite in questa zona della thailandia le salite fosero cosi' dure
110 km in 7 ore e mezzo
ho stabilito il mio record di lentezza in salita
in alcuni tratti, tra il 15/18 %, ho raggiunto la notevole velocita' dei 4 orari
si, 4 km/h
in cima al primo picco mi sono fermato in una zona di sosta
c'erano thai, tedeschi, israeliani e olandesi
chi in moto, chi in auto, chi in furgone
alcune ragazze thai hanno assolutamente posare con me e la bici, cosi' come alcuni ragazzi che viaggiavano in moto
mi si e' avvicinato un tedesco :" Respect!!!"
e' stata la prima parola che mi ha detto
al che, super motivato, sono ripartito

sabato 17 gennaio 2009

PAI

Pai 2


Pai - Kombi bar
Inserito originariamente da dibranz
nota meta hippy degli anni '70, oramai ha perso maggior parte del suo fascino

i locali rimpiangono gli anni passati, si lamentano di come e' cambiato il loro piccolo paradiso, soprattutto negli ultimi 2/3 anni
comunque il relax e' garantito
le capanne vicino al fiume sono l'ideale, e pure economiche, 2 euro a persona

ho rivisto At e Tum, 2 thai conosciuti on the road, mentre andavano a Pai in cerca di un lavoro stagionale, alla ricerca di locali dove poter suonare
viaggiavano in 2 su uno scooter, il passeggero con 2 chitarre di traverso
tutti felici mi hanno detto che l'hanno trovato, entrambi
il giorno successivo ho assistito alla prima



Pai 1




Ban Pa Deng - Pai 71 km


dopo la gelida nottata in tenda, 5 gradi, in sella alla conquista di Pai
al check point, dopo 40km, mi fermo per il pranzo
ho mangiato molto bene e ho incontrato Tum, thailandese, molto simpatico, anche lui in bicicletta per una quindicina di giorni
abbiamo pedalato gli ultimi 30km assieme
lui aveva almeno 30 kg in meno di peso, l'ho aspettato in discesa e su 2 strappetti, svariate volte
oh...verso la fine non mi passa davanti e inizia a tirarci come un porco
il fatto è che la "zugarina" non mi conosceva, la mia vena agonistica è esplosa, al che sono stato attaccato a lui per 2 km, poi ai meno 5 da Pai sono passato davanti, 2 strappetti, 2 discesine e poi pianura fino all'arrivo
non mi sono più guardato indietro, e via....piuttosto avrei sputato sangue ("...mi devono sparare, ma non alle gambe, al cuore!" s.tribuiani)
dopo una trentina di secondi arriva Tum, un pò affaticato e sorridente
porca puttana mi ha fatto fare della fatica a gratis
siamo andati da suoi amici di Pai e abbiamo fatto delle chiacchere sorseggiando un caffe
prima del tramonto mi sono sistemato in una lurida ma economica guesthouse
alla sera ancora california, Nicole prima, Danny poi, e abbiamo trascorso la serata all'insegna della musica e della birra

BAN PA DENG


Ban Pa Beng 2
Inserito originariamente da dibranz

Chiang Mai - Ban Pa Deng 70 km

finalmente è iniziato
dopo mille peripezie ce l'ho fatta
partenza da Chiang Mai, direzione Pai
meta' pianura, poi saliscendi e due salite dure, che con 45/50 kg di mezzo, lasciano il segno
la giornata si è rivelata ricca sin dal primo mattino
prima di partire , davanti al consolato cinese, ho conosciuto Jeff, californiano
mezzora di piacevole chiaccherata, della sua famiglia ,della figlia che studia in Cina, poi lui che mi voleva convertire alla fede in gesù, spiegandomi come la luce era entrata nella sua vita
che lui si è fatto 2 giorni di galera in cina perchè andava in giro a professare il verbo di gesù
rispetto le religioni e l'approccio di chi le segue , ma non credo
lui poi ci ha provato, ad indirizzarmi, gli ho spiegato la mia visione....e poi saluti e via a spingere sui pedali
pedalate e stop per il pranzo, non so dove, e subito un tavolo di thai mi ha invitato ad unirmi a loro
mi hanno offerto un bicchierino di distillato di non so cosa e sticky rice da pucciare in una deliziosa salsa piccante
ardui i tentativi di capirsi, risate e gesti

consumo il mio pasto, loro vanno via prima di me e mi pagano tutto quello che ho preso

il mio tentativo di oppormi è stato respinto da grandi sorrisi e saluti.
riparto, soffenza in salita, i thailandesi che tifano per me notando le mie smorfie di fatica, e dopo 70 km le mie gambe dicono basta
mi fermo e monto tenda
nella capannina vicino, fanno da mangiare, riso e verdure
marito e moglie sorridenti e ospitali, tentano di insegnarmi qualche parola di thailandese, indicandomi oggetti
un pò di risate, quindi il meritato risposo in mezzo alle montagne thailandesi, senza un luce artificiale, luna e stelle, i suoni e i rumori dei boschi

CHIANG MAI




è sempre carina , circondata dalle mura e ricca di templi
la città vecchia è piacevole da pedalare in lungo e in largo
un pò troppo commerciale, ma con la possibilità di rifugiarsi nel rilassante parco
Julie guesthouse, 70 baht, è economica e piena di backpackers
ho iniziato Antonin, from France, al viaggio by bicycle
qualche consiglio e un allenamento assieme perchè valutasse un attimo il suo mezzo appena acquistato
partiva con l'idea di viaggiare un anno in bici, senza nemmeno un copertone di scorta
"ma se rompi uno dei tuoi copertoni di pessima qualità, come fai?"
"mmm....forse è meglio se ne compro uno di scorta?"
"forse è meglio, te sà dit?"
domani finalmente si parte , direzione Pai, si prospetta intensa e dura, perchè la mia condizione fisica è un incognita.
l'idea è di arrivarci in 2 giorni
sarà meglio con non mi prenda il matto di fare il percorso in giorno solo, anche se i giorni di visto sono ancora pochi
la voglia di scoprire e di avventura è tanta
dopo 3 giorni chiang mai mi sta stretta
spero in un clima mite
non dovrò strafare i primi giorni di bici, poi sarò in perfetta forma per ogni difficoltà
quindi se non farò il coglione e rispetterò le sensazioni del mio corpo in pochi giorni mi gusterò il piacere di scoprire nuovi mondi

BANGKOK

Bangkok 4


Picture 009
Inserito originariamente da dibranz

ho conosciuto Kim, sudkoreano, che ha aperto un ristorante a Bangkok
mi ha raccontato della sua storia d'amore
il padre non voleva lei, lui solo lei, così è partito, cercando di dimenticarla
non le scrive e non e telefona perchè starebbero troppo male entrambi, ogni sera sotto l'efetto dell'alcool si promettte di contattarla, ma al risveglio ritorna sempre sui suoi passi, immergendosi nella routine lavorativa
è un bravo cuoco


ho girovagato gustandomi il piacere di perdermi nei vicoli di bangkok, alla scoperta di zone a me nuove
mi danno del pazzo perche' rischio la vita pedalando in questa bolgia, un ripetersi di sghetti, troppi, ma con scariche di adrenalina portentose
nell'attesa del visto, mi sono allenato un po' nei 2 parchi, quello di fronte al palazzo reale e il lumphini park, il più grande della città, attrezzati con palestre all'aria aperta





Bangkok 3





3 volte dal meccanico per sistemare il cambio che quei baghini dell'aeroporto mi hanno danneggiato.
appena di ritorno, incidente all'incrocio vicino a kao san road, un imbecille in motorbike
io giravo a destra e lui voleva sorpassarmi all'interno(qui si guida a sinistra), inevitabile lo scontro, miracolosamente illesi, io e la mia bici
i primi 10 secondi lo volevo menare, poi la sua espressione turbata e impaurita mi ha fatto desistere
insultandolo gli ho indicato la via di fuga
ho avuto un bel culo
da pro bike, negozio di bici, ho conosciuto Toh
come è piccolo il mondo,a cesenatico non ci siamo mai incontrati......andrò a trovarlo al ristorante thai in campeggio, dove fa il cuoco



Bangkok 2






caotica, vitale, piena di sorprese.....e in festa
l'attesa per il visto per il Myanmar e' 4 giorni, ma la miriade di festivita' fa' slittare tutto
ambasciate chiuse, 2 settimane di stop qui




Bangkok 1




finalmente arrivato
dopo 3 settimane di rinvii, partenza da milano, gli imprevisti continuano
aereo guasto, notte in un albergo vicino a malpensa, quindi in volo verso bangkok via francoforte