martedì 10 febbraio 2009

PHU RUA


Na Haeo - Phu Rua 70 km



spesso risuona nell'aria, nell'attraversare gli innumerevoli piccoli villaggi, "falang,falang" (straniero)
mi piacerebbe dir loro che in fondo gli sono più vicino di quanto pensino
il mondo è una sfera, le linee di confine tracciate dall'uomo sono un non nulla
le uniche, che forse hanno un significato, sono quelle che identificano i meridiani e i paralleli

NA HAEO





Rom Glao - Na Haeo 42 km



mi fa strano quando occidentali o thailandesi mi chiedono se non ho paura a viaggiare da solo in bicicletta, disperso chissà dove
luoghi che trasmettono pace e tranquillità
persone che in ogni momento ti salutano, ti sorridono, ti incitano
tutto ciò non può solo che far del bene allo spirito, trasmette un senso di libertà profondo
l'unica cosa che temo.....è me stesso, la mia incoscienza
ad esempio , quando affronto le discese travolto dall'adrenalina, magari in zone deserte, che se volassi via sarebbero cazzi amari
ma fortunatamente, a volte, un bricciolo di lucidità giunge in aiuto, facendomi ritornare prudente
forse il mio limite è proprio la ricerca del limite

ROM GLAO




Ban Yo Mun - Rom Glao 40 km



un pò di fatica in salita, poi mi fermo qualche ora a rilassarmi alle
cascate Phu Sa Dao, per recuperare le ore di sonno perse
riparto, una bella sbiciclettata tra le colline, piantagioni,tanto verde e villaggini
che vivono di agricoltura e allevamento
terra di ananas
in cima al cucuzzzolo scorgo un baracchino che fa al caso mio, cibo
ormai tardo pomeriggio, butto l'occhio attorno alla ricerca di una zona per campeggiare
ad alcune ragazze che stanno mangiando(che poi scoprirò essere insegnanti), chiedo se posso mettere la tenda in zona
"nooooo, mettila nella scuola"
alzo lo sguardo e ancor più su vedo questa bella struttura scolastica e la prof di inglese che scende agitandosi
"you must sleep here, you can put your tent in the school or if you want to, you can sleep in the library"
così ho dormito nella loro bibblioteca,senza galli
ma prima, una bella serata trascorsa con i 25 insegnanti, partecipando a un cenone con ospiti venuti a visitare questa bella scuola che raccoglie 450 bambini del circondario
ospitalità e gentilezza non comuni
allogio, cena,colazione, internet, foto, risate, birra....e via discorrendo, tante belle emozioni
il minimo che potessi fare, è stato regalare 2 libri in inglese e un giretto per le aule, la mattina prima di partire, a salutare i bambini e i ragazzi
e per il piacere degli insegnati, al centro delle classi per una piccola esercitazione di inglese
un'oretta da neo-insegnante, più che altro divertente

BAN YO MUN




Thon Saen Khan - Ban Yo Mun 105 km


dopo una bella giornata trascorsa pedalando e osservando, mi accampo subito all'ingresso di un villaggino in una zona apparentemente pubblica
ci sono pure dei bagni, sembrano quasi abbandonati a se stessi
turca ok, acqua che scorre, vaschettina per raccogliere l'acqua........non mi serve
altro
girettino per Ban Yo Mun e acquisti per la cena, un pò di lettura e meritato riposo
nel pieno del mio sonno, un urlo incredibile mi sveglia
poi ancora. "ma vaffanculo"
è un gallo,sembra dentro la tenda
guardo fuori ed è buio pesto. 1 di notte
sarà a 3 metri
faccio 2 urli e un pò di rumore. sembra funzionare, ma ne sento altri in lontananza e questo non è un bel segnale
dopo 5 minuti ricomincia, ne resisto 10, poi testa fuori
non lo vedo "oh, basta, hai rotto il cazzo"
"vattene, non è che non puoi strillare, ma fallo a 100 metri da qui"
silenzio, mi riaddormento, ma è solo mezzora
e non smette
le tempie iniziano a pulsare forte, ehhh ehhhh ehhhh,ipnotizzato e torturato da un gallo
"ma quanto cazzo urli?"
"ti verra' pure un infarto, maledetto!"
esco incazzato nero, trovo un bastone, inizio a cercarlo pila alla mano
"ma dove cazzo sei, brutto bastardo?"
mi avvicino a 2 cespuglioni e lui mi svolazza di fianco
provo a rincorrerlo ma lui è più veloce, lancio il bastone ma lui fugge
sono le 2. mi riaddormento ma dura poco, è ancora lì, sembra a 20 cm dal mio orecchio
dopo 10 minuti,pervaso da un istinto assassino, esco e vado verso la strada a accogliere delle manciate di sassi
mi dirigo verso i cespugli, lo stano, salta fuori, sassaiola ma lo manco
scatto con le mani in tasca, 2 lanci e lo prendo bene
"ahhh, t'ho preso testa di cazzo, vai a farti inculare!!!"
"torna dai tuoi padroni"
"ti avverto, se ritorni, ti giuro che ti faccio secco a bastonate e ti metto in un sacchetto"
"domani, primo ristorantino ti faccio pulire e cucinare"
"mai più galline per te"
in preda al delirio, un demente che minaccia di morte un gallo nel cuore della notte
lo sento in lontananza, così è ok
torno a dormire alle 3:15
che ne sò, saranno i suoi cespugli preferiti
comunque ritorna, guardo fuori e sta iniziando a schiarire
sono quasi le 6, la sveglia suona alle 6, inizio a prepararmi
esco, lui smette e lo sento svolazzare via
sistemo tutto, entro nel villaggio per cercare qualcosa per la colazione
e così inizia un' altra giornata d'avventura

THONG SAEN KHAN




Sukhothai - Thon Saen Khan 120 km


stop per il pranzo in un posto sconosciuto, occhi sgranati dei thai e risate
qualche parola di inglese :"where are you going ?"
"i'm going to Lao"
e così, come spesso accade, sono stato motivo di discussione per un'ora e più
la parola Lao ripetuta a non finire e ogni tanto l'intercalare "oh!!!"
nel tentativo di carpire altri dettagli, ogni tanto venivo richiamato alla loro attenzione
ancora discussioni, risate, esclamazioni e sguardi compiacenti su di me
nel mentre fantasticavo nelle interpretazioni
"dì, quest che que l'è mat"
"se, se, e va in Lao sà la bizicletta"
"ciò, u nè sà miga , la zò, l'è tot sò e zò, sò e zò, piò so che zò"
ma in verità, imparando a conoscerli, le lodi si saranno sprecate

SUKHOTHAI



Mae Sot - Tak km 90







Tak - Sukhothai km 92


qualche giorno a Sukhothai per recuperare energie e dormire in un letto,
al Garden House, amichevole e rilassante
mi dispiace non aver reincontrato Charles, from States, che sverna qua per la maggior parte del suo tempo,ma ora in Lao per il rinnovo del visto
ma è sempre luogo di incontri
Tore, Jakie e ...non mi ricordo più il nome, simpaticissimi motorbikers (Harley avidson) norvegesi, ora in pensione, qui in Thai da oltre 10 anni, con 700.000 km sul groppone
mi hanno dato preziosi consigli sul tragitto che mi separa da Vientiane
monti, parchi nazionali e poi costeggiare il fiume Mekong
volevano regalarmi la loro mappa, rispetto la mia più dettagliata, sia con caratteri romani che thailandesi, e con tutti i numeri delle strade
"te la regalo, io me ne comprerò un'altra"
"troppo gentile, ma posso
fare 2 fotocopie"
e poi, people from Switzerland, England, USA, France, Poland.......
e il farmacista di Sukhothai, via di testa per il cibo
mi ha voluto a tutti i costi offrire una cena, a sentir lui, vera cucina thai
lodovrò accompagnare, quando verrà in Italia, ad assaporare le prelibatezze italiane.....un pazzo
l'ultima serata piacevolmete trascorsa a disquisir sulla vita con sibylle e janine

MAE SOT




niente Myanamar per questa volta, gli ufficiali birmani mi hanno respinto
la Birmania e il Nepal mi aspetteranno, un altro viaggio
peccato, la mezzoretta negli uffici della frontiera mi ha divertito
l'approccio con i birmani è stato ultra positivo, sono persone adorabili
ci sarebbe l'alternativa di prendere l'aereo, ma l'ho scartata subito
e poi mi avebbero fatto anche pagare per la bici .....
al momento attuale, tutti gli accessi via terra sono off-limit
per chi volesse intraprendere un viaggio by bicycle in Myanmar, deve caricare la bici sull'aereo, atterrare in loco e partire
c'è solo un passaggio aperto, a nord, al confine con la Cina, ma solo in uscita, anche l'ingresso dalla Cina è chiuso
per il futuro non si sa
per cui ora, si pedalerà ancora in Thai, ingresso in Lao da Vientiane, da su a nord e poi Cina
le leggi in Thai sono cambiate (forse verranno ancora modificate a breve), dopo il primo mese di visto, si esce per il rinnovo(via terra) e al rientro non si hanno più 30 giorni, bensì 15
vorrà dire che pedalerò con più intensità per raggiungere il Lao

MEN PHRU



Ban Meng Hai - Men Phru 92 km

mattinata da stringere i denti, con muri degni del Giro delle Fiandre, in alcuni tratti mi si impennava la bici dalla pendenza, per poco non cado in salita
finite le difficoltà in mezzo al verde thailandese, mi fermo affamato in questa specie di mensa per i lavoratori delle strade
primo, secondo, caffè, riempite le borracce
vado per pagare ma non hanno assolutamente voluto
ho provato a lasciare dei soldi sotto la tazza, ma non c'è stato verso
inizio a sentirmi in imbarazzo, soprattutto se penso all'ospitalità dei paesi nostri

BAN MENG HAI


Ban Nong Haeng - Ban Meng Hai 112 km

oggi ho incontrato i primi ciclisti stranieri, una coppia di californiani
dopo la giornata di bici, sosta a Ban Meng Hai, villaggino di 10 case
An e Do San mi hanno offerto di che lavarmi, la cena e uno spazio dove buttare il mio materassino,
ma soprattuto le loro risate